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COLTIVARE L’ORTO A GENNAIO
L’inverno è la stagione perfetta per eseguire piccoli lavori di manutenzione all’interno dell’orto. Sembra un periodo di riposo forzato a causa delle giornate brevi e del freddo insistente, invece il nostro orto continua a vivere anche durante questa stagione. A gennaio per esempio, si può preparare il terreno per la semina, estirpare le vecchie piante e pianificare le coltivazioni in vista del nuovo anno.
PREPARAZIONE DEL TERRENO
La prima operazione da compiere per preparare l’orto è la vangatura. Con la vanga si frantumano le zolle di terra presenti in superficie e si rimescola il substrato per renderlo più permeabile e arieggiato. La vanga deve penetrare almeno 20-30 cm in profondità nel terreno, al fine di estirpare tutte le radici, i sassi e i residui delle colture precedenti. Una volta che il terreno sarà ripulito è il momento di distribuire dello stallatico o del concime specifico, come per esempio il Calciocianamide Nitrato. Questo fertilizzante è particolarmente indicato per concimare l’orto perchè ricco di calcio, che agisce come correttivo sui terreni acidi rendendoli neutri e più fertili. Il Calciocianamide riduce anche il problema delle lumache, controlla le infestanti e agisce nel terreno contro gli agenti responsabili delle malattie delle piante. Il letame invece è ricco di Azoto ed è un concime a lenta cessione, che continua a nutrite il terreno per settimane.
COSA SEMINARE A GENNAIO
Dopo 2-3 settimane dalla distribuzione del concime possiamo iniziare a seminare qualche ortaggio tipico della stagione invernale come cavoli, cipolle, ravanelli e valeriana. Se viviamo in zone più miti possiamo anche coltivare spinaci, bietole, radicchio, fave e piselli.
Le sementi vanno disposte in file e ricoperti da pochi centimetri di terra; molto importante durante la fase della semina è non eccedere con l’acqua, per non rischiare di gelare il terreno. L’orto andrebbe irrigato solo durante il giorno quando il sole è caldo e mai in dosi eccessive. Chi vive in zone dove la temperatura scende sotto lo zero, può proteggere il proprio orto con una piccola serra a tunnel. Se invece le gelate sono solo un avvenimento sporadico basterà munirsi di un tessuto non tessuto, da posizionare sopra il terreno per difenderlo dalla brina.
Queste semplici soluzioni basteranno a tenere al caldo i semi durante la delicata fase di germinazione, senza ricorrere a serre riscaldate o semenzai.
COME PROTEGGERE LE PIANTE DAL FREDDO
In inverno, gelate notturne e intemperie possono causare numerosi danni a piante ornamentali, campi coltivati e piccoli orti. Alcune delle piante più diffuse nei nostri giardini infatti, come agrumi e alcune piante tropicali, non resistono a temperature inferiori allo zero e vanno dunque protette. Ma come possiamo proteggere le piante dal freddo?
PROTEGGERE LE PIANTE DAL FREDDO: DALLE SERRE AI TELI
Per quanto riguarda le piccole piante in vaso, si possono facilmente portare in casa al caldo oppure, meglio ancora, spostarle in una serra. Oggi, anche chi dispone di poco spazio può trovare in commercio piccole serre facili da montare; alcuni modelli, pensati apposta per il terrazzo, occupano appena una parete e si sviluppano in altezza.
Se per le piante in vaso la serra risolve ogni problema, più complesso diventa proteggere le piante coltivate in piena terra. Un metodo tradizionale per proteggere le radici delle piante, una delle parti più delicate e danneggiabili dal freddo, è la pacciamatura. Sistemare foglie secche, trucioli e altre fibre naturali sul terreno, protegge l’apparato radicale dal freddo e lo preserva da eventuali ristagni d’acqua che potrebbero gelare il terreno sottostante.
Più pratico e incisivo è il telo di tessuto non tessuto, un materiale permeabile all’aria e all’acqua di facile impiego, molto resistente. Questo telo può essere usato in questa stagoine per proteggere alberi e ortaggi, ma viene utilizzato anche per anticipare la semina e prolungare i raccolti.Il suo impiego è molto semplice: possiamo avvolgerlo intorno alla chioma e al tronco di una pianta per isolarla, oppure costruire un tunnel sopra un campo coltivato, o ancora stenderlo su piccole siepi o aiuole. Il telo di tessuto non tessuto permette alla pianta di mantenere una temperatura costante ma a differenza del telo di plastica di alcune serre, la lascia libera di respirare e di assorbire l’acqua dall’ambiente circostante.