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MIMOSA: NON SOLO PER L’8 MARZO

Il simbolo della festa della donna che tutti chiamiamo Mimosa è un’Acacia dealbata e appartiene alla famiglia delle Mimosaceae. In Italia la scelta della Mimosa come simbolo per celebrare la Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo è stata fatta nel 1946, sostanzialmente perché è un fiore che fiorisce all’inizio di marzo ed è “popolare”. Allora le campagne erano piene di mimose ed era facile tagliarne un rametto da esibire tra i capelli o all’occhiello di una giacca.

Ma al di là del “rametto” di mimosa, è bene sapere che l’Acacia dealbata è una pianta che dà grandi soddisfazioni, perché cresce velocemente (più di 50 cm ogni anno) e offre abbondanti fioriture profumate. È una pianta robusta e spesso viene venduta con un porta innesto per migliorarne le caratteristiche. In giardino teme il freddo specialmente se la temperatura scende sotto i -5°C, perciò può essere coltivata in piena terra solo nelle Regioni del centro e del sud. Nelle zone più fredde può essere facilmente coltivata in vaso, avendo l’accortezza di trasportarla nei mesi più freddi in luogo riparato, come una veranda o un box. Ma non in casa: non è una pianta d’appartamento e mal tollera l’aria secca e il riscaldamento. Ogni anno deve essere rinvasata fino a raggiungere il diametro di 50 cm: in questo modo la pianta si svilupperà e farà abbondanti fioriture.

Predilige una posizione soleggiata, a sud e riparata dal vento. Mentre le piante coltivate in giardino non presentano grandi problemi di coltivazione, le Mimose in vaso richiedono un’annaffiatura regolare durante il periodo di sviluppo, che può essere ridotta in inverno, e una fertilizzazione settimanale con concimi per piante fiorite o per rose.

Se siete a caccia di piante strane, la famiglia delle Mimosaceae offre altri interessanti esemplari. Come l’Acacia horrida, caratterizzata da rami ricchi di lunghe spine bianche acuminate: il suo nome non viene da horror ma dal latino horridus cioè irto. Oppure la stranissima Mimosa pudica: se toccata richiude le foglie e i rami su sé stessi. Una caratteristica, la tigmonastia che hanno poche piante, come per esempio la pianta carnivora Dionaea muscipula.

 

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