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I concimi per l'orto

 

Si può riconoscere dal colore scuro e dalla consistenza quasi grassa: tende a sporcare le mani ma a scivolare tra le dita senza agglomerarsi. Trattiene l'umidità ma non si impregna: questa caratteristica indica la presenza di materia vegetale in decomposizione.

Un terreno fertile contiene una serie di minerali utili al fabbisogno della pianta. Quelli più importanti per la pianta vengono detti macro-elementi, mentre quelli meno necessari micro-elementi.

I macro-elementi sono Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K) e sono fondamentali per qualsiasi funzione vitale della pianta, poichè òa loro assenza determina il decadimento e la morte della pianta, e costituiscono la base di qualsiasi concime, indicata come NPK sulle confezioni. Ad esempio, un concime 8-4-4 è formato da 8% di Azoto, 4% di Fosforo e 4% Potassio.

Generalmente i concimi per piante verdi sono ricchi di azoto (utili quindi per spinaci, cavoli, insalata, aromatiche), mentre quelli per piante da fiore hanno una prevalenza di potassio e fosforo (aiutano a far fiorire e a produrre un frutto o una bacca, come pomodoro, peperone, melanzana).

Azoto:

E' presente nei tessuti vegetali in una quantità che può estendersi fino al 5%. E' presente sotto forma di proteine destinate ad avere un ruolo fondamentale nella produzione di clorofilla, nel metabolismo e nella fotosintesi. L’Azoto esercita sui vegetali una potente azione di stimolo della crescita, con foglie di colore verde intenso.

Fosforo:

Il Fosforo è un elemento che trasporta l’energia chimica in tutti gli organi della pianta e interviene direttamente sul metabolismo dei carboidrati. I sintomi della carenza di Fosforo sono la crescita ridotta e la diminuzione della qualità e dello sviluppo di frutti e semi.

Potassio:

Il Potassio invece è responsabile della resistenza della pianta al gelo o alla siccità, regola il processo fotosintetico e incide sulla consistenza e sapore dei frutti.

La concimazione

Esistono due tipi di concimazione: quella detta “di base” che si fa prima di seminare o trapiantare, e quella “di copertura” che si fa durante la coltivazione.

La concimazione di base

Con la prima apportiamo sostanza organica (letame fresco o pellettato) e concimi minerali che contengono Fosforo e Potassio. Se abbiamo intezione di usare il letame pellettato, mettiamone una manciata ogni 5 litri di terriccio.

La concimazione di copertura

Fosforo e Potassio rimangono nel terreno a lungo, mentre l’Azoto è un elemento molto volatile e tende a scomparire in poche settimane.

Come abbiamo accennato, la sua funzione è però molto importante per l’accrescimento fogliare delle piante dell’orto, soprattutto per quelle piante con foglie commestibili, quindi un mese dopo il trapianto, conviene distribuire nuovamente del concime con azoto, per dare una marcia in più agli ortaggi.

La concimazione di copertura è anche un modo per sostenere le piante nella produzione di fiori e frutti.

Ma bisogna non esagerare con i concumi: devono servire per sopperire a quanto dilavato dal terreno. In nessun caso bisogna superare le dosi consigliate ed è comunque bene interrompere le somministrazioni due settimane prima del raccolto per evitare di averne traccia nell’ortaggio.

 

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